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Decimo dono: il sacrificale da dirci e da fare.
La volontà sacrificale Paterna: il mio sacrificale passivo
inimicale sul bene inerente: l’umana autorità ecclesiale.
Analisi del beneficale sostitutivo del sacrificale. Anima
del volontariato. Tre conoscenze necessarie. Vi è un beneficale
egoisticale: evasioni, curiosità, divulgazione, esperienze
affettive. Garanzia di salvezza. Vi è un beneficale
sacrificale.

Pneumatica magia quella del Visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del
dire egoisticale, ed ecco uscir fuori la preghiera del fare
sacrificale. Ci si accosta pregandolo.
Quando pregate, voi dite: Padre nostro che sei nei cieli.
Sia fatta la tua volontà sacrificale: la celeste e la terrestre.
Preghiera da dirci e da fare.
Il Padre vuole il sacrificale suo celeste. Vuole pure il terrestre:
il suo e il nostro. Il nostro attivo e passivo, il passivo
cosmico e inimicale.
Il nemico mi può sacrificare i beni componenti, aderenti,
inerenti: dignità e autorità umana.
Per bene illuminare e radiografare l’autorità umana, ci
siamo accostati alla divina Figliale e Paterna. La divina è
sacrificale, e l’umana? Dovrebbe esserlo, ma non lo è: è
egoisticale. E l’ecclesiale? Chiesa cristiana: è quella porzione
di umanità che su chiamata Paterna accede all’unità
col Figlio. Dopo una prima constatazione: interrotto lo
scorrimento del sacrificale, immesso il beneficale, abbiamo
dovuto affermare che l’autorità ecclesiale al presente è
egoisticale. Ma questo non importa la condanna del beneficale
che Gesù ha incluso nella missione assegnata ai suoi
apostoli, come segno di quello che fa il Regno di Dio in
mezzo agli uomini. ‘Lungo il cammino annunciate che il
Regno dei Cieli è giunto. Guarite gli ammalati, risuscitate
i morti, mondate i lebbrosi, cacciate i demoni’. La pericolosa
sostituzione ha consigliato di mettere a fuoco il beneficale,
perché non ci abbiamo a ingannare. Il beneficale è
l’anima che si è dato il volontariato: un fenomeno che va
in espansione, e che in futuro potrà essere anche istituzionalizzato.
Parlando del beneficale parlo quindi al volontariato.
Il volontariato beneficale si accosta al sacrificale
umano e gli presta soccorso. Per farlo bene occorre dotarsi
di convinzioni chiare e sicure. Eccone:
1) L’origine del sacrificale è divina: non punitiva, ma
donativa. Il Padre: amore sacrificale, ci ha fatto dono di
una vita sacrificale.
2) La funzione del sacrificale: è assolutiva del male
cosciente che ci si fa all’amore.
3) La forza spirituale e morale a sostegno ci viene unicamente
dall’amore sacrificale Figliale.
Convinzioni che abbiamo attinte dal Visuato Paterno, non
dal fideato. Ora, il beneficale può essere egoisticale o
sacrificale.
*) È sicuramente egoisticale quando il beneficale lo facciamo:
1) Per evadere da un ambiente ostile e almeno pesante,
per trovare altrove accoglienza cordiale.
2) Per acquisire conoscenze nuove, capaci di soddisfare
l’istintiva curiosità.
3) Per accumulare notizie piccanti che divulgate mi danno
sensazione di persona importante.
4) Per dare copertura a esperienze affettive incontrate o
ricercate nell’attività beneficale.
5) Per darci la sicurezza del conseguimento della beatitudine
eternale. Il beneficale inserito nel giudizio universale
aveva lo scopo di rivelare l’identità fra Gesù e i
nostri fratelli più piccoli.
**) È sicuramente sacrificale quel beneficale che io faccio:
1) Quando insegno al fratello a vivere bene il suo sacrificale
trattandolo quale dono Paterno.
2) Quando non faccio vanto del sacrificale che si accompagna
al beneficale.
3) Quando copro di silenzio tutto quello che riguarda la
vita personale e famigliare del beneficato.
4) Quando do una giusta direzione alla riconoscenza che
sgorga generosamente dal beneficato.
Il beneficale è di necessità una via di transito: devo passare
di lì ogni qualvolta mi dico di no al piacerale e quindi
all’egoisticale.
Ma il pericolo non solo incombente, ma presente e in atto,
è ritenere che mi ci posso fermare godendo del bene fatto.
Se il Maestro si fosse fermato al beneficale, anche noi
potremmo sostare.
Ma Gesù si è servito dei beneficati per il suo lancio sacrificale.
Gran fortuna per noi essere calpestati dai nostri
beneficati.

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