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Pneumatica magia quella del Visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del
dire egoisticale, ed ecco uscir fuori la preghiera del fare
sacrificale. Ci si accosta pregandolo. Quando pregate, voi
dite: Padre nostro che sei nei cieli. Sia fatta la tua volontà
sacrificale: la celeste e la terrestre. Preghiera da dirci e da
fare. Il Padre vuole il sacrificale suo celeste. Vuole pure il
terrestre: il suo e il nostro. Il nostro attivo e passivo, il passivo
cosmico e inimicale. Il nemico mi può sacrificare i beni
componenti, aderenti, inerenti: dignità e autorità umana.

Per bene illuminare e radiografare l’autorità umana, ci siamo
accostati alla divina Figliale e Paterna. La divina è sacrificale,
e l’umana? Dovrebbe esserlo, ma non lo è: è egoisticale.
E l’ecclesiale? Chiesa cristiana: è quella porzione di
umanità che su chiamata Paterna accede all’unità col Figlio.
Dopo una prima constatazione: interrotto lo scorrimento del
sacrificale, immesso il beneficale, abbiamo dovuto affermare
che l’autorità ecclesiale al presente è egoisticale.
Egoisticizzato il beneficale, viene scartato il sacrificale.
Da questa prima trasposizione ne è venuta una catena di
interventi egoisticali, generatori di genuino odio ecclesiale.
Ne è venuto: il monopolio della verità, della infallibilità
della salvezza, delle coscienze, dell’unità, del potere. Ecco
lo snodarsi della catena. Ora siamo all’esame di questi anelli
egoisticali. Il primo: monopolio della verità. Sappiamo
cos’è il monopolio: è l’esclusività di un certo prodotto, che
lo Stato si è riservato esclusivamente a sé: le sigarette, ad
esempio. La Chiesa si è data il monopolio della verità. Non
è che la verità la produca lei, (lei solo depositaria) la verità
è solamente da Dio. Che vuol dire monopolio della verità?
Vuol dire che solo nella Chiesa Figliale c’è tutta la verità.
Eventualmente avrebbe dovuto fare suo il sacrificale, se
non avesse scentrato la verità sacrificale. Ma invece di
appropriarsi del sacrificale (non conteso da alcuno) si è
appropriata del beneficale, con la tendenza a farne suo
monopolio privilegiato, senza riuscirvi.
Non ha monopolizzato la verità centrale: il sacrificale. Ha
invece monopolizzato le verità marginali: prima delle quali
è il beneficale. Le verità divine possono disporsi come in un
sistema solare. Al centro il sole immobile, attorno al quale
ruotano tutti i pianeti come satelliti.
Anche la nostra terra è un pianeta del sole. La verità ha il
suo centro immobile: il sacrificale. Attorno ad esso ruotano
tutte le verità come suoi satelliti. Il sole è inamovibile dalla
sua posizione centrale. Noi Chiesa Figliale abbiamo rimosso
il sacrificale dal suo centro e vi abbiamo collocato un
puro satellite: il beneficale. Una rivoluzione ecclesiale dalle
conseguenze disastrose: eccole:
1) Lo sbarramento: qui ci sono tutte le verità: infatti con la
morte dell’ultimo apostolo la rivelazione Figliale si chiude
per sempre. Più nessuna verità nuova dal di fuori.
2) L’immobilità: il deposito della fede è fisso per sempre:
nulla da aggiungere, nulla da togliere. Ma Gesù stesso
l’ha prevenuta affermando che lo Pneuma vi insegnerà
tutto e vi ricorderà tutto quello che Lui ci ha detto.
3) L’esclusività: se la verità è tutta qui, nella Chiesa
Figliale, fuori non ce n’è, non può essercene.
Quindi fuori dalla Chiesa Figliale l’umanità è tutta immersa
nell’errore e nella menzogna, nell’inganno. Al Concilio
ci si è accorti dello sbaglio, e si incominciò a parlare di
‘semina Verbi’, meglio ‘Patris’. Egoisticizzata la verità:
seconda constatazione. Autorità egoisticale.
 
 

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