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Decimo dono: il sacrificale da dirci e da fare.
Volontà sacrificale Paterna: il mio sacrificale passivo e
inimicale sul bene inerente: l’umana autorità ecclesiale.
Quarto anello: monopolio delle coscienze: diritto e dovere
di imporre la sua, eliminando le presenti nella persona.
Quale? La coscienza istintivizzata. È una conoscenza convincente
che me la dà con gli scatti del meccanismo infernale
e me la compone lo Pneuma Paterno.

Pneumatica magia quella del Visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del
dire egoisticale, ed ecco uscir fuori la preghiera del fare
sacrificale. Ci si accosta pregandolo. Quando pregate, voi
dite: Padre nostro che sei nei cieli. Sia fatta la tua volontà
sacrificale: la celeste e la terrestre. Preghiera da dirci e da
fare. Il Padre vuole il sacrificale suo celeste. Vuole pure il
terrestre: il suo e il nostro. Il nostro attivo e passivo, il passivo
cosmico e inimicale. Il nemico mi può sacrificare i
beni componenti, aderenti, inerenti: dignità e autorità
umana. Per bene illuminare e radiografare l’autorità
umana, ci siamo accostati alla divina Figliale e Paterna. La
divina è sacrificale. L’umana genitoriale è egoisticale. E
l’ecclesiale? Il decentramento del sacrificale ha provocato
una catena di interventi egoisticali, tutti monopolizzatori.
La Chiesa si è data il monopolio:
1) della verità
2) della infallibilità
3) della salvezza; ora vediamo il quarto anello della catena
egoisticale:
4) delle coscienze, che vuol dire: il dovere e il diritto della
Chiesa cristiana di imporre una sua coscienza, spazzando
via le contrarie che trova nella persona.
Che coscienza contraria c’è in ognuno di noi?
Trova la presenza di una coscienza efficientissima, solidissima
e resistentissima a ogni tentativo di eliminazione.
Prima richiesta cui rispondere: cos’è la coscienza?
1) È una conoscenza possibile solo alla persona, non
all’animale; è prodotto di una facoltà propria della persona
inerente al suo spirito umano: facoltà intellettiva
che guida direttamente la facoltà volitiva: ‘Nihil volitum,
quia praecognitum’.
2) Non è una conoscenza qualunque, ma è una conoscenza
qualificata in quanto è capace di farsi volere. La si
definisce: una conoscenza convincente. Il convincente
viene dal latino: cum-vincio: una conoscenza che si
lega la volontà e se la tira dietro.
Quella presente in ognuno non è razionale, ma istintivizzata:
suscitata dall’istinto. Come fa l’istinto a compormela? A sua
disposizione c’è un meccanismo automatico infernale che
Satana compone in ogni essere umano nell’atto della sua concezione
divina che lo Pneuma Paterno inserisce sull’umana.
Satana può disporre di un battesimo cresimato Paterno che lui
sa perfettamente manipolare: interrompe la comunione fra
spirito Spiritato e corpo animato. Ne ottiene la forza dell’istinto.
La pone al comando, mentre in schiavitù pone lo spirito
Spiritato. Mi blocca l’amore Paterno, che viene egoisticizzato,
gli impone la forma dell’istinto (istintivizzato). Così fa con
il suo Pneuma, che viene trasformato in Agente della morte
dell’amore. Il meccanismo entra in azione a ogni tocco prima
esterno poi interno. Ecco i suoi scatti successivi: ad ogni tocco
il mio sentire, ad ogni sentire il mio agire: prendo quel che mi
piace, scarto quello che non mi piace. Ad ogni agire il mio
acconsentire. La conoscenza convinta che ne viene è istintivizzata
per il modo di farsi. Ma l’Agente di essa: colui che la
fa su, è lo Pneuma Paterno, che impiega tutto il piacere e il
dispiacere dell’amore Paterno egoisticizzato. Coscienza che
si fa su prestissimo, si solidifica per tutta la vita, sempre pronta
a rifarsi quando viene demolita. Questa coscienza la vuole
il Padre per accettazione per assicurarsi la continuità del suo
sacrificale; la confeziona lo Pneuma per azione. Coscienza
sostanziata. Lo Pneuma è il coscientizzatore.

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