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Decimo dono: il sacrificale da dirsi e da fare.
Volontà sacrificale Paterna. Il mio sacrificale passivo, inimicale
sul bene inerente: l’umana autorità ecclesiale.
Secondo anello: monopolio dell’infallibilità. È di Dio che
non solo conosce, ha da se stesso la verità, ma è la vera
via sacrificale all’eterna vita. Per unirci al Figlio non ci
possiamo separare dal Padre. Unità egoisticizzata ed
egoisticizzante.

Pneumatica magia quella del Visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del
dire egoisticale, ed ecco uscir fuori la preghiera del fare
sacrificale. Ci si accosta pregandolo. Quando pregate, voi
dite: Padre nostro che sei nei cieli. Sia fatta la tua volontà
sacrificale: la celeste e la terrestre. Preghiera da dirci e da
fare. Il Padre vuole il sacrificale suo celeste. Vuole pure il
terrestre: il suo e il nostro. Il nostro attivo e passivo, il passivo
cosmico e inimicale. Il nemico mi può sacrificare i
beni componenti, aderenti, inerenti: dignità e autorità
umana. Per bene illuminare e radiografare l’autorità
umana, ci siamo accostati alla divina Figliale e Paterna. La
divina è sacrificale, e l’umana? Dovrebbe esserlo, ma non
lo è: è egoisticale. E l’ecclesiale? La Chiesa Figliale ha
operato un grave scambio: ha decentrato la verità sacrificale
e ha incentrato la beneficale. Operazione egoisticale
che dà il via a una catena di interventi egoisticali. Primo
anello di una catena:
a) Il monopolio della verità: solo nella Chiesa cattolica
c’è tutta la verità. Agganciato al primo, un secondo
anello egoisticale:
b) Monopolio dell’infallibilità: fa da sostegno al monopolio
della verità.
Sarebbe scarso il suo valore se la Chiesa potesse sbagliare
in quelle cose che detiene solamente lei. Così la Chiesa
detiene solo lei tutta la verità, senza alcuna possibilità di
sbagliare.
1) Dio è infallibile: è sicuro che l’infallibilità è una dote
personale del Padre col Figlio: è di Dio, il quale, come si
è sempre detto, non può né ingannarsi né ingannare (Nec
falli, nec fallere potest). E come mai? Dio non solo conosce
tutta la verità, non solo la possiede da se stesso senza
apprenderla da alcuno. Ma la verità è Lui stesso, e poiché
è fedele a se stesso, non può sbagliare in nulla.
Conoscenza questa che ce l’ha passata il Figlio, che non
dubita a presentarsi così: Io sono la via, la verità e la vita.
Spiegando: Gesù dice di sé: Io sono la vera via sacrificale
che conduce alla vita eternale. Lui l’ha percorsa e a
tutti i suoi battitori la sorte non sarà diversa.
2) E la Chiesa Figliale? Perché la Chiesa Figliale possa
sortire infallibile, dovrebbe compiersi una cosa che non
può assolutamente farsi. La persona che accede all’unità
col Cristo, dovrebbe rompere l’unità col Padre.
Come si è fatta l’unità col Padre? Una unità sostanziale
fissata all’incominciare di ogni persona. Infatti al mio
incominciare per concezione umana, un raggio divino di
amore Paterno, espropriato mi si è ceduto in mia proprietà;
dal suo Agente mi si è fatto concepire con una concezione
battesimale cresimata incosciente,e mi si è dato da
vivere al sacrificale.
Prontamente Satana me lo ha bloccato su di me: egoisticizzato
e istintivizzato. Se l’amore egoisticale operasse
sulle cose e sulle persone, non avremmo da temere per la
Chiesa cristiana e per il suo materiale religioso. Il male è
che l’amore egoisticale lavora stupendamente bene nel
campo religioso e quindi nella Chiesa cristiana. Nessuno è
capace di tanta astuta e subdola egoisticizzazione quanto
la Chiesa cristiana. Perché il fideato non è più giovane, ma
si è invecchiato oltremodo il 20 secoli? Perché l’amore
egoisticale ha orribilmente alterato la purezza e la genuinità
di quanto il Figlio ci ha passato. Così senza nulla
sapere del battesimo cresimato incosciente, abbiamo portato
a livello incosciente il battesimo Figliale, mentre
Gesù l’ha presentato quale doveva essere e restare.
Battesimo solo cosciente: ‘Chi crederà e sarà battezzato
sarà salvo’. Poi per dare valore ad esso gli abbiamo attribuito
le funzioni che l’incosciente non può avere: cancellatore,
ideatore, santificatore, virtualizzatore, ecclesiatore,
concepitore. Fallibile per la sua egoisticità.

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